“Lasciatevi sbocciare, anche se vi hanno bombardato:
potete ancora coltivarvi come un giardino bellissimo.
Siate selvaggi, irrequieti, fieri:
voglio vedervi coi volti paonazzi
voglio vedervi imbizzarriti!
Abbracciati, incazzati, conturbati,
esterrefatti, pronti!
Voglio che v’infervoriate per le questioni di principio
anche se ormai si sa
che i principi non esistono.
Voglio che diciate cazzate:
smettetela d’essere inerti!
Vorrei insultarvi tutti
mentre vi afferro il viso
vi fisso dritti negli occhi
e vi dico che non vi accorgete
di quanto siete strani e bellissimi.
Sì: perché io vi trovo strani e bellissimi.
Anche quando non vi capisco
anche quando mi deludete
anche quando penso che siate degl’idioti.
E pagherei qualsiasi cosa
qualsiasi cosa!
Per vedervi entusiasti
per vedervi ridere
per vedervi saltare.
Voi lo sapete:
non parlo della finta allegria.
Non parlo di quando andate in discoteca
o in pub o ai concerti
e poi tornate a casa fatti o ubriachi
per svegliarvi la mattina dopo
per essere gli zombie di sempre.
No, io parlo d’altro.
Parlo di quella cosa che vi muove
che vi strappa via ogni maschera
a morsi, a unghiate,
che vi toglie il sonno
ma vi fa svegliare
col sorriso
di chi ha la voglia di un senso.”