Sybell

FERMARSI PER CERCARE SE STESSI

Imbolc, letteralmente “in grembo”, è un’antica festività che cade proprio in queste giornate. L’inverno ti abita nelle ossa e nel cuore. Cosa resta, nel vuoto? Potrei rispondere: il mio cercarmi. Il pensare a ciò che ho fatto durante i giorni frenetici e prendermi quell’attimo di nulla, per dare un senso alle azioni, per capire cosa posso fare diversamente e magari meglio.

Fermarsi può fare paura a volte, ma chi NON si ferma è perduto. Andare avanti nella vita con il pilota automatico non è una buona scelta, perché prima o dopo il cumulo di “cose” che abbiamo affrontato con superficialità o leggerezza – o non abbiamo proprio affrontato – ci cade addosso come una valanga.

La vita è una scultrice e nel tempo “scalpella” – implacabile – le parti di noi che sono “in più”, come le maschere, i blocchi, le storie che ci raccontiamo. Togliendo… rimane bellezza. Rimane ciò che è reale. Conoscerci è un processo infinito ed una delle più grandi avventure dell’esistenza.

In questo periodo sto “scalpellando” molte parti della mia vita, creativa e personale. Mi sto prendendo il tempo per sviluppare nuove idee, che probabilmente rivoluzioneranno completamente l’abito musicale che ho vestito negli ultimi anni.

Parallelamente a questo processo continuerò ad esserci anche dal vivo, come solista, con le band e con le varie collaborazioni. A fine febbraio arrivano due eventi cui tengo molto e di cui vi parlerò nei prossimi giorni.

Un abbraccio e… buon inverno.

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