
Guardate avanti
e non puntate il dito,
perché le persone
sono i vostri specchi.
Guardatevi indietro:
accogliete
come se tutto fosse
un regalo bello e amaro.
Guardatevi intorno
e guardatevi dentro.
Fermatevi,
per un solo istante.
Respirate.
E’ il diciotto maggio
ed avete quella fortuna
enorme
che chiamano
essere vivi.