Cadranno tutte le tue foglie ma non diverrai sterile – Creatura Divina – perché tagliare i capelli è come seppellire una mela quando il sole si stanca. Benedico ogni tuo ramo per lasciarti qui ad imparare ad amarti.
MABON: LA POESIA DELL’EQUINOZIO Leggi tutto »
“Faccio volare i miei sogni mai a bassa quota ringrazio sempre per le toppe sulle ali.”
SOGNO AD ALTA QUOTA Leggi tutto »
Rimani ancora, chissà per quanto. Ti guardo e ricordo la mia di corteccia. Trapasso e ritorno come oceano gitano, ti cullo e ti mordo come gatto di sabbia. Ma sai non sempre parto a volte resto, con quel che resta della mia selva entropica.
LA SILENZIOSA CAREZZA DELL’ALBERO Leggi tutto »
Io sono tutte le mie vene. Le mie vene adesso, non prima non dopo. Sono tutta la mia carne, non le mie ferite non le mie speranze. Sono tutto quello che vedo e tocco, non come lo percepisco. Sono tutte le persone che incontro, non quello che proietto. Sono tutto quanto il cosmo e
ESISTE SOLO IL PRESENTE Leggi tutto »
C’è un canto tatuato sulle mie labbra: sono i baci le risate i rumori maldestri le zanne gioiose le gioie liquide. Mi svesto. Così la mia pelle ruba – con foga selvaggia – ogni singolo pigmento di tutti i colori del mondo.
POESIA PER L’EQUINOZIO: LA GIOIA SELVAGGIA Leggi tutto »
Con lo zaino tutto aperto corro in bicicletta. Sgusciano fuori dapprima timide – poi furiose – a mucchi a valanghe a rotta di collo. Sgusciano fuori dallo zaino che non è altro che la sacca delle Cose Nuove. Non me n’ero mai accorta che le tenevo chiuse dentro. Non me n’ero mai accorta che bussavano
LA SACCA DELLE COSE NUOVE Leggi tutto »
E’ da molto che non vi leggo una poesia. Oggi voglio farlo. Oggi è un buon giorno per dirvi che va bene anche essere imperfetti. Va bene a volte non sapere fare qualcosa di apparentemente basilare, come camminare. Perché magari il peso è troppo. O magari perché quel giorno ci sentiamo zoppi. O semplicemente, perché
REIMPARO A CAMMINARE Leggi tutto »
A volte ti si spezzano le ali. Sono morbide, quasi tenere un pasto grasso per demoni affamati. Eppure credo che ogni tanto arrivi qualcuno che ci bacia le costole rotte che ci guarda ridendo e che ci cuce le ali. La vita è perfetta così com’è nel suo dispensare gravità e piume come una contabile
Tu che partorisci e spogli gli ultimi frutti dell’Autunno portami al Nero dell’Anima. Portami la Notte e la Morte di ogni risposta. Portami il Silenzio, portami il Vuoto. Fammi danzare nuda nella nera bocca del Cosmo per ricordarmi che Io non ho Nulla. Cancella ogni aggettivo ogni credenza. Chiama gli Antenati perché loro sanno. Con
LA NOTTE DELL’ANIMA: UNA PREGHIERA PER SAMHAIN Leggi tutto »
Vorrei divorarti la pelle per sputarne il cancro lontano, per tamponare subito quell’acquitrino nero e guasto del dolore. Ma non si può. Non è questa la Legge. E se non potrò esserti Madre per ripararti dal fiele, allora cercherò d’esserti Sorella e ti abbraccerò, da lontano, nelle notti che a fatica finiscono e ti